I Reperti in realtà virtuale

Patera ombelicata a decorazione policroma

Misureh 4,9; ø 20,6
Statoparzialmente ricomposta con cinque frammenti, permangono piccole lacune, superficie corrosa ed abrasa; coloritura quasi del tutto evanida
Luogo e cronologiaLocalità Salentino - Tomba n. 25. Località Salentino - Tomba n. 25

La libagione era l’offerta rituale di sostanze liquide (vino, acqua, miele, latte ecc.) tipica del mondo greco-romano. Il liquido veniva versato sia su qualcosa che avesse un valore sacro o simbolico, come un altare o una stele, sia sul terreno o sul pavimento, quale offerta alla Terra, ai defunti o a divinità degli Inferi. Nel rituale della libagione era utilizzato solitamente il vino ma in alcune occasioni si usava il sangue animale, l'acqua, il latte, il miele, l'olio d'oliva. I recipienti destinati a questo rituale (la patera, la kylix e la phiàle), per la loro forma di coppa poco profonda, si prestavano bene alla dinamica del gesto rituale.
Il vaso da libagione chiamato patera é una coppa poco profonda e molto ampia. In origine il vaso era di metallo; le patere in ceramica conservano le baccellature tipiche della tecnica della lavorazione del metallo. Le patere ombelicate sono caratterizzate da una protuberanza sporgente dal centro della vasca, costituita da una rientranza del fondo stesso, che serviva a facilitarne la presa mediante l’inserzione di un dito.

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